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GUIDA AI LAVORI EDILI

Le ristrutturazioni di interni che non comportano modifiche delle strutture, dei volumi o delle condotte rientrano nella categoria degli interventi liberi e possono essere effettuati senza dover richiedere formalità presso le autorità locali. Il lavoro in esterno costituisce l'unico maggior onere delle opere provvisionali, spesso da installarsi su suolo pubblico. L'opera in sè richiede numerosi permessi ed un rigoroso controllo tecnico. In questa sezione vengono indicate le principali tipologie d'intervento ed alcune informazioni utili su materiali e prodotti, un servizio pensato in base alle necessità di chi si appresta ad eseguire un lavoro edile e desideri informarsi sulle diverse opzioni rese disponibili dalla tecnologia e dalla tradizione.



OPERE MURARIE

Un muro è il risultato dell'assemblaggio di differenti materiali a formare strati successivi dei quali, di norma, sono visibili solo la finitura e la tinteggiatura superficiale. Ma per la loro realizzazione bisogna considerare che ogni strato è posto per assolvere a determinati compiti, dalla semplice partizione interna degli ambienti all'isolamento termico ed acustico nonchè, in passato, anche la funzionalità strutturale portante.

Partizione interna

Muratura
Principalmente costituita da mattoni, blocchi rigidi prefabbricati e predisposti all'assemblaggio; può essere lasciata faccia a vista, oppure essere rivestita con intonaco in strati che prendono diversi nomi in base all'ordine di posa:

Intonaco di fondo
Ha uno spessore medio di a 3 cm e serve a consolidare e preservare la superficie muraria; è costituito da un primo strato di rinzaffo di malta calce e/o cemento con inerti grossolani o refrattari, seguito da un secondo di arricciatura, solitamente calce e sabbia, ad inerti più fini.

Finitura
Ha uno spessore fino ad 1 cm e serve a livellare le irregolarità della superficie intonacata; può essere a base di gesso, calce o cemento a seconda dell'impiego da interno o da esterno e dell'effetto cercato.

Tinteggiatura
Oltre a rendere la superficie del colore desiderato, la pittura forma uno strato di protezione per le finiture, evitandone il naturale spolvero.

Lo spessore dei blocchi, una testa, varia da 5 cm fino a 25 - 40 cm, formati impiegati per realizzare rispettivamente sottili partizioni interne e spessi pacchetti murari di partizioni esterne. Alcune opere storiche presentano mura piene portanti dello spessore di oltre un metro.
Esistono diversi metodi per realizzare un muro: alcuni di questi derivano dalla tradizione, altri dall'innovazione tecnologica. La nomenclatura classica riportata da Vitruvio per le opere murarie nell'antica Roma sembra un riferimento anacronistico e superato dalle moderne tecniche di realizzazione, ma è fondamentale per riconoscere le architetture storiche.

Opus Quadratum

Opus quadratum
Costituito da blocchi squadrati in forma di parallelepipedo e di altezza uniforme, disposti in filari omogenei su piani di appoggio continui. Tecnica risalente a Roma antica, continua oggi ad essere utilizzata nei muri di confine e come motivo per rivestimenti.

Caratteristiche
L'assemblaggio può risultare complesso usando blocchi grandi, pertanto la tecnica è rimasta come nomenclatura o come motivo per i rivestimenti. Poteva essere realizzato a secco, o con regolare malta.

Opus Latericium

Opus latericium
Viene realizzato disponendo una cortina di laterizi sfalsando i giunti ad ogni filare. Tra le due cortine veniva poi gettato il conglomerato cementizio. Successivamente i mattoni vennero concatenati in diverse soluzioni alternando le misure nei filari.

Caratteristiche
Oggi utilizzato come strato esterno dei pacchetti murari detti a cortina, ma l'utilizzo del mattone faccia a vista resta

Opus Reticulatum

Opus reticulatum
Presenta una disposizione ruotata di 45° dei conci di testa quadrata, variante altamente ornamentale utilizzata come motivo per giardini e parti esterne. Tipico di Roma antica, presenta una rigidezza maggiore rispetto alle altre soluzioni.

Caratteristiche
In fase sismica, le sollecitazioni hanno una componente di taglio minore, mandando tutti i conci in compressione.

Opus Coementicium

Opus coementicium
Antenato dei nostri muri moderni, prevedeva la disposizione di un rivestimento in malta di calce e sabbia, calce e pozzolana o cocciopesto che rispondeva agli stessi requisiti di un intonaco di fondo, a volte anche rifinito a liscio con intonachino di calce e pittura.

Caratteristiche
Un capitolato dell'epoca riportava la voce: colonne in travertino intonacate e dipinte con effetto travertino. Sin da allora, l'intonaco serviva a preservare l'opera, oltre a rendere omogenea la superficie.

Opus Incertum

Opus incertum
Caratterizzato da una disposizione senza un ordine preciso di blocchi di pietra di diverse dimensioni, selezionati e talvolta appositamente sagomati per venire incastonati in reciproche ammorsature o incastri. Tipico delle città vicine alle cave, dove è più semplice reperire grossi blocchi di pietra.

Caratteristiche
Non è il più veloce modo di assemblaggio, per la necessità di cernita dei blocchi. La tendenza a formare fratture irregolari rende tale tecnica poco stabile. Realizzato anche a secco.

Opus Mixtum

Opus mixtum
Risulta dall'unione di due o più soluzioni mediante ammorsature, ma anche risultanti da interventi di restauro per sigillare aperture o ripristinare lacune da crolli. Tipico dei fabbricati rurali ed abolito definitivamente nel rinascimento, resta molto romantico in quanto evocativo di un tempo ormai passato.

Caratteristiche
Non è in uso da secoli ed è sconsigliabile per motivi sismici: parti a differente rigidezza hanno la tendenza a rompersi reciprocamente, il che rende tale tecnica poco stabile.

Le murature possono essere soggette a patologie ricorrenti, quindi conoscere il tipo di muratura permette di sapere molto sulle modalità di intervento opportune al fine di risanare i difetti e preservare l'opera nel tempo.

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INTONACI E FINITURE

A protezione dell'opera muraria si stende uno strato di malte di rivestimento comunemente chiamato intonaco. La realizzazione avviene in tre tempi: una prima stesura di fondo detta rinzaffo, ad inerti grossolani, con formazione di poste e guide per grandi superfici, seguita da un secondo strato di livellamento detto arricciatura ed un terzo strato detto finitura che può presentare diverse soluzioni. Su quest'ultimo si procede passando una mano di fissativo e due o tre mani di pittura. L'intonaco è considerato come strato sacrificabile: è chiamato ad assorbire gli urti, a sopportare agenti atmosferici e biologici, pertanto richiede periodicamente interventi di restauro ed a volte di totale ripristino.

Intonaco di fondo

Intonaco di fondo
Si utilizza una malta a base di calce e sabbia con inerti grossolani e refrattari. Si può aggiungere del cemento per rendere più rapida la presa. Il primo strato di rinzaffo viene eseguito in modo irregolare, formando linee dette poste e guide. Il secondo strato di arricciatura porta al rustico la superficie e si aggrappa alle parti scabrose restando più stabile.

Caratteristiche
L'applicazione ha un prezzo tutto compreso di circa 25,00 €/mq. Teme il gelo e la rapida essiccazione, pertanto si sconsiglia di applicare la malta al di sotto dei 5°C oppure nelle giornate torride.

Lo strato di finitura può essere realizzato ancora con malta a base di calce, miscelata con diversi inerti per ottenere effetti dal rustico della grana intermedia al liscio del rasante al gesso tipico degli interni. Sulle superfici si esegue infine la tinteggiatura, a sua volta in diverse tipologie, che oltre a conferire un tono all'ambiente ha il compito di preservare le finiture da fenomeni di sfarinamento e spolvero superficiale.

Sbruffatura

Finitura sbruffata
Originariamente tipica di vani secondari come le cantine, viene oggi utilizzata per cercare un effetto rustico, o per creare discontinuità con parti lisce. Si applica a spruzzo di malta bastarda o calce e pozzolana, o malte premiscelate con inerti grossolani. La superficie non omogenea sopporta meglio le inevitabili lesioni da urti.

Caratteristiche
L'applicazione ha un prezzo di circa 23,00 €/mq. Teme il gelo e la rapida essiccazione, pertanto si sconsiglia di applicare la malta al di sotto dei 5°C oppure nelle giornate torride.

Spugnato

Finitura lisciata alla spugna
Viene stesa una malta contenente inerti a grana intermedia, da uno a pochi millimetri. Prima che il materiale si asciughi viene lisciato con frattazzo spugnato bagnato, o per le parti più sagomate con una pezza per seguire con precisione l'andamento delle modanature, riportando in evidenza la parte granulosa.

Caratteristiche
L'applicazione ha un prezzo di circa 23,00 €/mq. Teme il gelo e la rapida essiccazione, pertanto si sconsiglia di applicare la malta al di sotto dei 5°C oppure nelle giornate torride.

Civile

Finitura civile
Si utilizza una malta ad inerti fini ricavati da sabbie silicee, tirata al frattazzo metallico per una resa superficiale liscia omogenea. A volte si utilizzano dei silicati, come anche fibre e resine nella mescola per rendere lo strato più resistente e duraturo. Tipica di molti palazzi antichi, conferisce eleganza e solidità all'intonaco.

Caratteristiche
L'applicazione ha un prezzo di circa 35,00 €/mq. Teme il gelo e la rapida essiccazione, pertanto si sconsiglia di applicare la malta al di sotto dei 5°C oppure nelle giornate torride.

Rasatura

Rasatura
Si utilizza una malta finissima a base di calce e gesso, tirata a liscio al frattazzo metallico in due mani ed infine passata con carta vetrata a grana fine per rendere la superficie priva di irregolarità. In ambienti troppo umidi si preferisce un rasante a base di calce, mentre per opere di particolare finezza, si utilizza uno stucco di calce e calcari, come polvere di marmo.

Caratteristiche
L'applicazione ha un prezzo di circa 10,00 €/mq. Teme il gelo e la rapida essiccazione, pertanto si sconsiglia di applicare la malta al di sotto dei 5°C oppure nelle giornate torride.

In alcuni ambienti come in cucina, ma anche in tratti di facciata e negli spazi comuni lo strato di finitura può essere realizzato in parte mediante rivestimenti in piastrelle, oppure in lastre di pietra naturale, sempre con relativo strato di collante.

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PITTURE

Esistono in commercio diverse tipologie di pittura: il primo discriminante consiste se la superficie da tinteggiare è interna o esterna. La pittura esterna deve resistere alle intemperie ed allo smog, per cui sono adottate delle filosofie che tendono a rinforzare la mescola per rendere coesa l'intera pellicola, oppure a rendere il pigmento parte integrante della finitura mediante assorbimento. Per ambienti interni esistono diversi prodotti che vanno dall'acrilico al gesso, con effetto più o meno traspirante.

Lavabile

Idropittura lavabile
Usata per interni, traspirante, garantisce la resistenza all'umidità, è ecologica, solubile in acqua e viene assorbita dall'ultimo strato di finitura. Quando inumidita si scioglie, per cui strofinando con un panno si asporta la tinta. Composta da pigmenti di origine minerale o vegetale.

Caratteristiche
L'applicazione ha un prezzo di circa 10,00 €/mq. Teme il gelo e la rapida essiccazione.

Pittura alla calce

Pittura alla calce
Usata per interni ed esterni, traspirante, garantisce la resistenza all'umidità, è ecologica, solubile in acqua e viene assorbita dall'ultimo strato di finitura di cui diventa parte integrante, conferendo l'aspetto disomogeneo tipico di palazzi storici. La rifrazione della calcite ravviva la luminosità del colore, a base di pigmenti di origine minerale o vegetale.

Caratteristiche
L'applicazione ha un prezzo di circa 12,00 €/mq. Teme il gelo e la rapida essiccazione.

Pittura ai silicati

Pittura ai silicati di potassio
Usato in esterno, resiste all'umidità, agli agenti atmosferici e chimici. Costituisce una pellicola omogenea coprente, in parte viene assorbita dalle finiture con le quali crea un legame profondo. Parzialmente refrattario per la presenza di feldspati come l'ortoclasio, più duro e resistente agli acidi della calcite. I pigmenti sono di natura sintetica o vegetale.

Caratteristiche
L'applicazione ha un prezzo di circa 20,00 €/mq. Teme il gelo e la rapida essiccazione.

Quarzo plastico

Pittura al quarzo plastico
Usato in esterno ed in interno, resiste agli urti in modo autonomo. Costituisce una pellicola spessa, omogenea e coprente, poco traspirante, assorbita dalle finiture con le quali crea un legame profondo, tanto che il sottofondo si sfalda restando coeso allo strato che resta flessibile. Consente stesure con rilievi a formare motivi ornamentali di finitura. I pigmenti sono di natura sintetica.

Caratteristiche
L'applicazione ha un prezzo di circa 18,00 €/mq. Teme il gelo e la rapida essiccazione.

Le pitture sono sempre da considerarsi in 4 tempi: una prima mano di imprimitura mediante fissativo, diluito in acqua con un poco di tinta solo per verificare dove è stato passato: asciuga in fretta ed è facile dimenticare dove si è dato il prodotto. Una prima mano di tinta molto diluita e parte di fissativo, una seconda mano di tinta regolarmente diluita ed una terza, a coprire, molto diluita.

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OPERE IN PIETRA

Vengono utilizzate come strato di finitura per pavimenti, ma anche per rivestire superfici verticali, in ambienti ove sia necessario creare un effetto scenico ispirato alla tradizione classica. Altamente decorative per le caratteristiche di tessitura o per la venatura naturale, conferiscono prestigio agli ambienti oltre a garantire una buona resistenza meccanica nei confronti dell'usura. Tuttavia, alcuni trattamenti a base di sostanze acide possono creare patine e rovinare determinate qualità di pietra, specie quelle basiche o contenenti calcio e calcari.

Rocce vulcaniche
Si formano in seno alle attività vulcaniche: vuoi per il materiale espulso che raffreddato forma le rocce effusive, che per la parte che resta incapsulata nelle profondità del sottosuolo, rocce intrusive, raffreddando lentamente in modo fa formare tessiture fenocristalline. Vengono poi riportate in superficie dai movimenti tettonici e dall'erosione. Presentano una notevole resistenza meccanica agli urti, mentre per l'inattaccabilità degli acidi il discriminante è la presenza di quarzo, fattore che distingue ulteriormente tra rocce acide, intermedie, basiche ed ultrabasiche.

Granito

Granito
Roccia intrusiva acida. Si forma nelle parti più profonde del vulcano, ove il magma si raffredda lentamente senza uscire in superficie. I minerali hanno tutto il tempo per aggregarsi in cristalli visibili: per primi si formano feldspato e biotite, poi il quarzo a riempire gli spazi liberi.

Caratteristiche
Oltre ad essere assai resistente agli urti, non viene intaccata dagli acidi per la grande presenza di quarzo.

Granito

Granito rosso
Roccia di grande profondità a tessitura macrocristallina: il feldspato predominante è l'ortoclasio, di colore variabile dal rosa all'arancione e struttura tabulare; la biotite a scaglie nere con riflessi sul rosso cupo, il quarzo grigio trasparente a riempire gli spazi liberi.

Caratteristiche
Altamente decorativa per via della splendida livrea fenocristallina.

Peridotite

Peridotite
Roccia intrusiva basica a tessitura da afanitica a porfirica, predominanti pirosseni ed olivina, a volte misti a serpentino che conferiscono il tipico colore verde scuro. Si forma nelle aree periferiche della camera magmatica vicine alla superficie, specie nelle eruzioni sott'acqua, raffreddando velocemente impedendo la formazione di quarzo libero.

Caratteristiche
Altamente decorativa per via della splendida livrea verde scura, è però intaccabile dagli acidi. Buona la resistenza meccanica agli urti.

Tufo

Tufo
Roccia effusiva di origine piroclasta: si forma in relazione ad un vulcanesimo esteso, quando i lapilli e le ceneri si depositano in zone lagunari ricche di calcare, formando una mescola simile alla pozzolana mista alla calce. La grande quantità di gas consente la formazione di vacuoli che rendono la pietra molto leggera e lavorabile.

Caratteristiche
Utilizzata come mattone leggero o per la costruzione di muretti ad effetto rustico. Molte città del centro Italia basano le proprie fondamenta su enormi depositi di tufo.

Basalto

Basalto
Roccia effusiva basica: è il prodotto per eccellenza delle eruzioni profonde, con rapida ascesa del magma simatico. Si forma quando i flussi di lava si raffreddano: i gas evaporano nell'eruzione, e la rapida perdita di temperatura non consente la formazione di cristalli visibili. Il quarzo è scarsissimo, mentre abbondano peridoto, augite, mica ed altri silicati.

Caratteristiche
Utilizzata come rivestimento, per le soglie e spesso per le imbotte. Buona resistenza meccanica ma tendenza all'erosione superficiale. Attaccabile dagli acidi.

Rocce sedimentarie
Si formano da depositi di detriti da erosione in milioni di anni. Si dividono in gruppi a seconda se contengano un solo elemento, come i calcari, o se sono composte da detriti eterogenei, assumendo il nome di clastiche, ovvero frammentarie. A questo gruppo appartengono le rocce arenarie psammitiche, a prevalenza di sabbia o limo, e quelle pelitiche, a base di argilla. Tendono ad essere più fragili delle vulcaniche, a logorarsi a loro volta nel tempo per azioni erosive, quindi sono poco adottate come blocchi strutturali: vengono per lo più utilizzate come rivestimento ed a scopo decorativo.

Travertino

Travertino
Roccia sedimentaria calcarea. Si forma in modo simile ai depositi di calcare, ma la precipitazione avviene in maniera molto rapida. A volte contiene frammenti di conchiglie e coralli, denunciando un'origine organica, in altri casi le formazioni di calcite nelle venature indicano un accumulo di tipo idrotermale.

Caratteristiche
Con le piogge acide tende ad assumere una patina nera, dovuta al degrado del carbonato di calcio: il calcio si lega allo zolfo in solfato di calcio, lasciando libero il carbonio.

Arenaria

Arenaria
Roccia sedimentaria clastica. Se formata da sabbie o argille viene denominata psammitica o pelitica, sebbene in inglese si distingua con i nomi sandstone e clayston, cui si aggiungono siltsone per il limo, mudstone per le pietre di fango.

Caratteristiche
Con le piogge tende a logorarsi, caratteristica che se voluta, può creare effetto di invecchiamento come per la pietra serena.

Rocce metamorfiche
Si formano a determinate condizioni di pressione e temperatura nel sottosuolo, subendo trasformazioni che le portano ad essere più pesanti e compatte. Il contenuto cristallino si riorganizza e la tessitura mostra chiaramente le deformazioni imposte dalle azioni meccaniche e termiche cui sono state sottoposte. Si distinguono a seconda della pietra di origine che può essere materiale vulcanico, sedimentario o a sua volta metamorfico. Resistenti agli urti, conferiscono spesso effetti di grande impatto visivo, per cui sono maggiormente utilizzate come rivestimenti e finiture.

Marmo

Marmo
Roccia metamorfica di origine calcarea: si forma a grandi profondità per pressione. La calcite contenuta nei carbonati di calcio si riorganizza in piccolissimi cristalli, questo conferisce ai piani di frattura e lungo le sezioni l'aspetto luccicante chiamato marmorico, termine greco che significa scintillante, medesima derivazione della parola marmitta.

Caratteristiche
Usata come pietra da paramento, sia per la bellezza delle venature che per la riflessione ad effetto marmorico . Tende a formare fratture irregolari, il che la rende una pietra relativamente fragile. Inoltre è attaccabile dalle sostanze acide.

Botticino

Botticino
Il botticino è una varietà di marmo economico, derivato dalla metamorfosi di sedimenti calcarei non puri e spesso brecciati, il che lo rende poco adatto a scopi scenici, mentre viene utilizzato per le parti di secondarie di transito, per le soglie, gradi e sottogradi di scale ed altri spazi di scarsa rilevanza distributiva.

Caratteristiche
Usata come pietra da rivestimento sopratutto nelle soglie e per la realizzazione di scale. Tende a formare fratture irregolari, il che la rende una pietra relativamente fragile. Inoltre è attaccabile dalle sostanze acide.

Breccia

Breccia
Molto simile al marmo, contiene frammenti di diverse provenienze, ad esempio derivanti da a frane e smottamenti che proiettano i detriti in un substrato calcareo. In seguito viene sottoposta alle medesime azioni di compressione viste per il marmo, conferendo il tipico aspetto disomogeneo.

Caratteristiche
Usata come pietra da rivestimento sopratutto nelle soglie e per la realizzazione di scale. Tende a formare fratture irregolari, il che la rende una pietra relativamente fragile. Inoltre è attaccabile dalle sostanze acide.

Quarzite

Quarzite
Deriva dalla metamorfosi delle rocce arenarie psammitiche ad alto contenuto di quarzo. La forte pressione ne determina il riassemblaggio in forma amorfa o microcristallina che conferisce una livrea a riflesso scintillante. A volte sono conservate le venature del bedding originario, sebbene visibilmente deformato.

Caratteristiche
Usata come pietra da rivestimento. Le fratture avvengono in scaglioni, per cui è una pietra relativamente solida e non attaccabile dalle sostanze acide.

Serpentinite

Serpentinite
Roccia metamorfica di origine ignea ultrabasica, predominanti pirosseni e serpentino che conferiscono un colore verde chiaro ed evidenti venature simili a radici o a serpenti, da cui il nome. Si forma a grandi profondità e nei fondali oceanici, per cui anfiboli e pirosseni si aggregano lentamente agglomerando in striature i feldspati.

Caratteristiche
Altamente decorativa per via della splendida livrea venata, è però intaccabile dagli acidi. Buona la resistenza meccanica agli urti.

Ardesia

Ardesia
Roccia metamorfica di origine pelitica, argille fangose. Per le forti pressioni le fratture non avvengono più in modo perpendicolare ma solo lungo i piani di allettamento, o con fratture concoidali. Caratterizzata da una buona tenuta all'acqua ed all'usura, viene spesso usata come copertina dei cornicioni.

Caratteristiche
Usata come pietra da paramento da esterno per la relativa resistenza agli agenti atmosferici.

Fillade

Fillade
Roccia metamorfica di origine pelitica. Simile all'ardesia ma con un maggior contenuto di mica, prevalentemente muscovite, che per le forti pressioni e temperature relativamente alte riforma cristalli in scaglie, sebbene deformati come spesso accade negli scisti. Questo conferisce ai piani di frattura l'aspetto luccicante scilerizzato.

Caratteristiche
Usata come pietra da paramento per la riflessione ad effetto scilerizzato. Tende a formare piani di frattura paralleli al bedding e ad esso perpendicolari, il che la rende una pietra complessivamente fragile.

Nell'economia dei pacchetti murari, la pietra naturale rappresenta un punto critico: possiede un'elevata conducibilità termica, una bassa permeabilità al vapore e viene disposta alla base delle pareti esterne su giardini per la capacità di isolare dalle infiltrazioni d'acqua. Ma costituisce un punto di discontinuità che spesso, unitamente a fenomeni di risalita o condensa, innesca cedimenti negli intonaci appena sopra il paramento in pietra.
Sul mercato esistono diversi spessori per le lastre, il prezzo varia di conseguenza, ma la sottigliezza per alcune pietre come il marmo implica il rischio di fratture, poichè il fondo di posa è soggetto a cambi di configurazione già nella fase di realizzazione, seguiti da fenomeni di ritiro e fessurazione nel tempo, per cui una lastra di spessore inferiore ad 1,5 cm è sconsigliabile. Essendo opere che possono durare molto a lungo nel tempo è meglio realizzarle bene, con lastre almeno di 2 cm di spessore, solide e resistenti.

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OPERE IN LEGNO

Il pavimento in legno garantisce un ambiente caldo e naturale, offrendo un rivestimento solido ma non fragile come la pietra. Viene posato mediante colle viniliche o bicomponenti, lamato e finito ad olio o a vernice lucida o effetto cera. Materiale che subisce variazioni nel tempo: l'ossidazione fa lentamente inscurire colore, rivelando le nervature. Inoltre è sensibile alle variazioni di umidità, con tendenza a dilatarsi e restringersi formando periodicamente delle fessurazioni. Esistono diverse essenze da cui si ricavano legni così solidi: molti sono tropicali, ma alcuni derivano dalla tradizione europea.

Iroko

Iroko
Di colore ambrato, giallo bruno, duro ma poco resistente agli urti, si ricava dalla Chlorophora excelsa, un albero dell'Africa equatoriale, principalmente Kenia, Etiopia, Angola e Sierra Leone. Viene essiccato in locali appositamente climatizzati. Le polveri durante la lavorazione sono irritanti. Viene usato in Africa per realizzare tamburi e strumenti musicali.

Caratteristiche
In multistrato ha un prezzo di circa 36,00 €/mq.

Teak

Teak
Di colore giallo bruno, è un albero tropicale della famiglia delle Verbenacee, con grande tronco ed altezza anche di 40 metri, proveniente dal sud Asia orientale. Resistente agli urti, alla salsedine ed agli agenti atmosferici, sopporta molto bene le variazioni di temperatura ed umidità. Per queste ragioni viene utilizzato anche nelle imbarcazioni.

Caratteristiche
In listelli ha un prezzo che varia dai 70,00 €/mq anche fino a 280 €/mq per effetto antico.

Doussiè

Doussiè
Di colore bruno dorato, rossastro, è un albero tropicale della famiglia delle Fabaceae, proveniente dall'Africa tropicale, Ghana, Nigeria, Camerun e Costa d'Avorio. Mediamente resistente agli urti, sopporta le variazioni di temperatura ed umidità. Si ossida facilmente inscurendo.

Caratteristiche
In multistrato ha un prezzo di circa 36,00 €/mq.

Noce

Noce
Di colore chiaro, è un albero delle aree temperate della famiglia delle Juglandaceae. Originaria dell'Asia centrale, è oggi diffusa nelle Americhe ed in Europa. Considerato un legno pregiato per la grande resistenza agli urti e la durabilità elevata. Soffre un poco l'umidità cambiando periodicamente forma.

Caratteristiche
Prefinito ha un prezzo di circa 120,00 €/mq.

Faggio

Faggio
Di colore chiaro, è un albero della famiglia delle Fabaceae, proveniente da zone temperate come Europa, America, Giappone e Cina. Poco elastico, mediamente resistente agli urti, sopporta le variazioni di temperatura ed umidità. Si ossida facilmente tendendo al rosso. Viene usato per le traversine ferroviarie come per fabbricare strumenti musicali.

Caratteristiche
In multistrato ha un prezzo di circa 33,00 €/mq.

Rovere

Rovere
Di colore marrone dorato, è un albero europeo della famiglia delle querce, precisamente Quercus Petraea. Originaria dell'Europa, cresce in sedimi drenati tipici delle vallate prealpine, sino a 1800 metri di altitudine. Considerato un legno pregiato per la grande resistenza agli urti e la durabilità elevata. Sensibile all'umidità, cambia periodicamente forma.

Caratteristiche
Al naturale ha un prezzo di circa 33,00 €/mq, ma arriva sino a 130,00 €/mq a seconda della finitura.

Rovere sbiancato

Rovere sbiancato
Ricavato sempre dalla Quercus Petraea, originaria dell'Europa, viene poi trattato per ottenere la livrea bianco avorio, un effetto moderno e luminoso. Considerato un legno pregiato per la grande resistenza agli urti e la durabilità elevata. Sensibile all'umidità, cambia periodicamente forma.

Caratteristiche
In multistrato ha un prezzo di circa 42,00 €/mq.

Oltre a queste essenze sono disponibili sul mercato legni esotici con effetti diversi, dal glabro allo scuro, quasi tutti leggermente più costosi.

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RIVESTIMENTI E PIASTRELLE

Nei locali a contatto con l'acqua come cucine, bagni e terrazzi, ma spesso anche in altri ambienti, al posto del legno o della pietra si preferisce un rivestimento in piastrelle, più solido e facile da pulire e meno attaccabile da sostanze acide. La posa avviene su sottofondo livellato mediante collante opportuno, utilizzando dei distanziatori per allineare le fughe. Le più comuni tipologie utilizzano la mescola argilla-sabbia quarzifera, il cemento e la ceramica, ottenendo diversi effetti nel trattamento o nel post-trattamento. In ambienti suscettibili al transito come negli uffici si preferisce un sistema resiliente, capace di assorbire gli urti in campo elastico, senza deformazione.

Cotto

Cotto
Ottenuto da una mescola di materiali argillosi e sabbie silicee. Quando cuoce a 1000-1200°C diventa refrattaria all'acqua ed acquista solidità. Le tracce di ferro nelle argille fanno assumere nel tempo il colore rosso caratteristico. Può essere usato al naturale, sabbiato, smaltato in monocottura o con una seconda cottura appositamente per lo smalto.

Caratteristiche
L'applicazione ha un prezzo di circa 50,00 €/mq.

Gres

Gres
Ottenuto per pressatura e cottura di polveri ceramiche, una mescola di argilla, feldspati, sabbie silicee, ossidi di ferro, allumina e quarzo. I silicati si ricavano da rocce quali il caolino, servono conferire maggiore resistenza agli urti. Può essere porcellanato o smaltato, disponibile in diversi formati e con diversi effetti di resa finale.

Caratteristiche
L'applicazione ha un prezzo di circa 50,00 €/mq.

Clinker

Clinker
Prodotto a base di cemento calce-argilla, misto a inerti di vario tipo che consentono di ottenere diversi effetti e prestazioni. Venivano molto usati come rivestimenti da esterno per la bassa permeabilità al vapore ed all'acqua, oggi trova impiego nelle pavimentazioni ad elevata sollecitazione meccanica per la presenza di macchinari.

Caratteristiche
L'applicazione ha un prezzo di circa 50,00 €/mq.

Mosaico

Mosaico
Il mosaico è una tecnica antica, poi razionalizzata in tempi recenti per facilitare la posa e conferire un effetto moderno all'ambiente. Esistono oggi sul mercato delle piastrelle quadrate di lato 1,5 - 2 cm posate su fogli di reti in fibra di vetro, garantendo la regolarità delle fughe. Le tessere possono essere in vetro, o una mescola di vetri silicei e feldspati, simili al gres.

Caratteristiche
Disponibile in varie soluzioni. Il prezzo varia molto in base al colore, la qualità e l'eventuale motivo che può essere da non omogeneo o irregolare, dai 90,00 ai 120,00 €/mq

La scelta del colore è ampiamente supportata da una vasta gamma di soluzioni che tengono conto di molti parametri: la riflessione, l'opacità, l'effetto liscio, satinato o ruvido sino ad irregolare, la trasparenza, oltre ad innumerevoli motivi ornamentali anche in rilievo. Conviene sempre ordinare un paio di confezioni di scorta per eventuali riprese nel tempo.

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IMPERMEABILIZZAZIONI

Per isolare una superficie da qualsiasi tipo di infiltrazione d'acqua si stende uno strato di sostanze idrorepellenti chiamato manto di impermeabilizzazione. Gli antichi utilizzavano la pece o il grasso, sia per le imbarcazioni che per i tetti delle abitazioni. In greco tale strato era chiamato asfaltos, asfalto. In seguito venne adottato il catrame, rinvenuto in sorgenti naturali e legato a sabbia, sempre steso a mano. Infine con l'industria petrolifera ed il progresso delle tecnologie dei materiali sono stati resi disponibili sul mercato diversi prodotti capaci di assolvere mansioni diverse nella tenuta e contenimento delle acque.

Guaina

Guaine bituminose
Prodotto preconfezionato in rotoli di sostanze bitume-polimero su fogli di tessuto in fibra per evitare deformazioni localizzate, da posare riscaldando con fiamma al cannello, previa stesura di primer bituminoso. Il secondo strato deve essere posto in parallelo e non in modo ortogonale al precedente, con sormonto di 15 cm e risvolti agli angoli per 20 cm.

Caratteristiche
L'applicazione ha un prezzo di circa 28,00 €/mq.

In alcuni palazzi è possibile ancora incontrare rivestimenti di tipo medievale, costituiti dalla stesura di bitume senza alcuna retina di rinforzo. Queste sostanze tendono a sclerotizzare nel tempo e subiscono forti sollecitazioni meccaniche nelle deformazioni imposte periodicamente dalle variazioni termiche dell'ambiente, pertanto dopo qualche decina di anni diventano fragili, formano fessure sino a sgretolarsi letteralmente, perdendo ogni tipo di funzionalità. In tal caso, non ci si può fidare delle parti ancora sane che invece sono ormai prossime al medesimo destino: conviene sostituire la vecchia pavimentazione ponendo una guaina moderna con le giuste pendenze, un'opera non molto impegnativa che, se ben realizzata, può durare 50 se non anche 100 anni.

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OPERE PROVVISIONALI

Per gli interventi in elevazione si deve portare il piano di lavoro alla quota delle parti da trattare. Questo si può ottenere in due modi: il ponteggio o le piattaforme aeree. La tecnologia consente di disporre di diverse scelte a riguardo: se l'edificio presenta facciata regolare e per lavorazioni celeri è consigliabile il ponte mobile a cremagliera, o l'utilizzo di ragni ed autogrù. Se i lavori durano a lungo, come nei restauri di facciata, è preferibile optare per un ponteggio a telai prefabbricati, ma anche per queste impalcature, le opzioni sono molteplici.

Ponteggio

Ponteggi a telai prefabbricati
Veloci da montare, consentono varie soluzioni per le interruzioni di stilata mediante trave carraia e soluzioni per il sottoponte transitabile come la partenza larga o stretta. Gli ancoraggi vanno disposti uno ogni 22 mq, possono essere realizzati con il metodo a vitone se le aperture lo consentono ed a tassello, se comprovate verifiche della tenuta della muratura lo consente. Per la protezione dalle scariche elettrostatiche è necessario disporre di messa a terra con relativa certificazione. Disponibili illuminazione notturna ed impianti di allarme anti intrusione da collegarsi al quadro elettrico di cantiere.

Caratteristiche
Il prezzo varia in base alla tipologia, tra 18,00 €/mq per i prefabbricati e 20,00 €/mq per il tubo e giunto. Il prezzo è per un periodo entro i 30 giorni, incluso montaggio e smontaggio. Dopo il primo mese si calcola il singolo nolo del ponteggio, che ha un costo di circa 1,40 €/giorno.

Gru telescopiche

Autogrù e ragni con braccio telescopico
Consentono di raggiungere le parti d'opera direttamente, scavalcando eventuali ostacoli grazie alla grande versatilità dei movimenti del braccio stesso, del cestello e della piattaforma semovente. Molte macchine montano uno snodo con braccio articolato a sua volta estensibile chiamato JIB (in inglese jib crane, gru a bandiera, letteralmente a fiocco), cestello estensibile e stabilizzatori direzionabili, adattandosi al meglio alle caratteristiche geometriche dell'opera. Si possono noleggiare macchine di estensione dai 18 ai 50 metri, naturalmente il prezzo e l'ingombro degli stabilizzatori variano in proporzione alle dimensioni della macchina stessa.

Caratteristiche
Il prezzo varia in base alla capacità di estensione del braccio telescopico: il nolo di una macchina da 25 metri a caldo (con operatore), ha un costo minimo di 350,00 €/giorno. Un'autogrù da 44 metri , sempre a caldo, arriva a 450,00 €/giorno. I ragni sono più economici, ma non potendo circolare su strada si deve considerare il trasporto iniziale e finale per un costo di 150,00 € fissi.

Per queste opere provvisionali, l'installazione su strada è possibile previa domanda di occupazione suolo pubblico, pratica che può richiedere anche un mese per essere determinata. Pertanto nell'eventualità si consiglia di provvedere con largo anticipo allo svolgimento della pratica, rispetto alla data dell'effettivo inizio lavori.

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